Cambiano le visure catastali degli immobili con l’inserimento della superficie catastale anche per le unità immobiliari classificate nei gruppi A, B e C. A renderlo noto l’Agenzia delle Entrate.
Da qualche tempo a questa parte, nelle visure, oltre ai dati identificativi (Comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno), e ai dati di classamento è stata inserita anche la superficie catastale, finora visibile solo dai funzionari tecnici negli uffici. Ma cosa comporta questo aggiornamento delle visure catastali? Sicuramente una semplificazione burocratica, oltre che una lettura più chiara del “documento d’identità” dei vostri immobili. Inoltre tutto ciò aiuterà a calcolare rapidamente la TARI (tassa sui rifiuti), che solo per le unità immobiliari a destinazione abitativa, non terrà conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza.
Per gli immobili sprovvisti di planimetria e quindi anche di superficie catastale, perché risalenti alla fase embrionale della nascita del Catasto edilizio urbano, i proprietari (tramite tecnico abilitato) possono presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale con procedura “Docfa”. Tale adempimento è necessario in caso di vendita dell’immobile in quanto il proprietario è tenuto ad attestare “la conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie”.
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