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Dall’Enea il V Rapporto Efficienza Energetica ‘Italia in classe A’. Ancora qualche barriera nella riqualificazione dei condomini.
L’Italia è un Paese in classe A, ma ha ancora molto da fare sul fronte della sostenibilità.
È quanto emerge dal V Rapporto sull’Efficienza energetica presentato dall’Enea al Ministero dello Sviluppo Economico.
Tra il 2007 e il 2015 le famiglie italiane hanno speso circa 28 miliardi di euro per la realizzazione di 2,5 milioni di interventi di efficientamento energetico delle proprie abitazioni.
Gli investimenti hanno creato un indotto da 50mila posti di lavoro.
Grazie alla riduzione dei consumi nell’importazione delle fonti fossili sono stati risparmiati 3 miliardi di euro e non sono stati emesse in atmosfera 26 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
Secondo il Rapporto dell’Enea, l’Italia ha raggiunto il 32% dell’obiettivo di risparmio al 2020 fissato dal Piano Nazionale di Efficienza Energetica 2014.
Sul risultato hanno pesato positivamente i certificati bianchi e gli Ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici, che sono stati utilizzati prevalentemente per interventi di isolamento termico, sostituzione degli infissi e installazione di impianti di riscaldamento più efficienti.
Secondo il presidente dell’Enea, Federico Testa, finora si è fatto poco per i condomini degli anni Sessanta e Settanta, ma “bisognerebbe consentire di diventare ‘green’ anche a quanti vivono in questi complessi e non hanno risorse da investire”.
Per questo l’Enea ha proposto l’attivazione di un Fondo pubblico e il coinvolgimento delle Esco.
Si tratta di società che effettuano interventi di efficientamento energetico sostenendo il rischio dell’investimento, ma che poi usufruiscono del risparmio che l’intervento genera. Cedendo il bonus a queste società, i condòmini potrebbero riqualificare le proprie abitazioni senza sostenere le spese iniziali.

Fonte: Edilportale.com