Quanti di voi nella loro vita hanno ereditato case di almeno 40 anni di storia che, tra muri e lunghi corridoi, rendevano difficile la ristrutturazione? L’ambiente o elemento da cui ripartire per riprogettare la nuova divisione degli spazi interni è senza dubbio il “CORRIDOIO”.
Nel Settecento i corridoi e disimpegni non esistevano affatto, poiché tutte le stanze comunicavano semplicemente le une con le altre, è all’inizio del Novecento, con il diffondersi dell’urbanizzazione e il consolidarsi del ceto medio, che gli appartamenti cominciano ad assumere la fisionomia “moderna” con la suddivisione in zone ben distinte per funzione.
In questo tipo di abitazione ci si trovava molto spesso di fronte a lunghi corridoi su cui affacciavano le varie stanze.
Oggi, quando ci troviamo di fronte a immobili datati e difficili, la domanda più frequente è “devo eliminare il corridoio?”
Il nostro consiglio è che data la diversa abitudine sociale di questo periodo sarebbe opportuno ridurre al minimo lo spazio cosiddetto di connettivo, come ingresso, disimpegno e corridoi, in maniera da lasciarne a sufficienza per gli ambienti più importanti. Certo è che la valutazione deve essere non solo di natura estetica ma soprattutto funzionale. Per funzionale si intende, essendo vecchie strutture realizzate completamente in muratura avranno un muro centrale di sostegno che dovrà consentire l’apertura del corridoio a favore dell’ambiente unico.
Nelle immagini una tipica abitazione di quel periodo.
L’appartamento è di circa 75 mq ed è situato in un condominio. Nonostante l’ottima esposizione a Sud gli ambienti erano bui, il lungo corridoio che dall’ingresso portava alle camere impediva alla luce di circolare liberamente. Il bagno infine era molto stretto.
In fase di progetto, la scelta è caduta sull’eliminazione del corridoio allargando di fatto, attraverso due travi portanti in ferro, il muro di sostegno che collegava l’ingresso alla cucina. Questo ha permesso di annettere altro spazio al soggiorno creando di fatto un open-space. Un altro “trucco” è stato creare un nicchia armadio con ante in vetro nel disimpegno. Questo ha consentito di dare profondità e di acquisire spazio armadiato. Infine il bagno è stato allargato restringendo un po’ la camera (che rimane comunque spaziosa).
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